martedì 29 ottobre 2013

I Rifiuti speciali? Per il sito dell’Arpacampania non esistono

Governatore Caldoro, Veneto e Toscana sono civili, noi no. Non pensa sia un oltraggio a noi cittadini?



martedì 29 ottobre 2013 - 07:31 

DI ILARIA PUGLIA
Caro governator Caldoro, qualche giorno fa ha risposto a un mio articolo e io la ringrazio, si immagini. Però, c’è un però. Nel suo scritto parla di impegno, di politica, di risorse. E io sono qui ancora a chiedermi quanta parte ci sia di propaganda elettorale e quanta di realtà. E sa perché me lo chiedo? Perché, da giornalista, mi faccio domande, e indago.image_thumb[4] E, indagando indagando, ho iniziato a girare per i siti degli organi di afferenza regionale, tanto per cominciare. Come quello dell’Arpac, che lei cita tra le risorse da utilizzare a protezione dell’agricoltura.
Sono mesi che chiediamo all’Arpac di diffondere, tanto per cominciare, i dati delle analisi fatte sui terreni, o la mappatura delle terre inquinate, che pare sia già in possesso dell’Agenzia regionale per l’Ambiente. Ma niente, nessuna risposta, il nulla istituzionale. Sa, mi infervoro, perché guardo le altre regioni, vicine e lontane, i loro siti internet, il primo passo per il contatto con i cittadini e scopro un sacco di cose che forse, lei, governatore, non sa, e allora gliele spiego io.
Per esempio, apra il sito dell’Arpa Veneto, scorra il menu a sinistra, quello sui Temi Ambientali, fino alla voce Rifiuti. Ci clicchi sopra, troverà un altro menu, sempre a sinistra, relativo ai Rifiuti Speciali. Ci vada, governatore, clicchi ancora. C’è una interessantissima spiegazione su cosa si intenda per rifiuti speciali, si spiega persino a che norma debbano sottostare i produttori e i detentori dei rifiuti nelle operazioni di smaltimento. Sulla destra, nella stessa pagina, troverà anche dei rapporti, atti di convegni, una relazione sui rifiuti speciali del 2010. Parla della produzione e gestione dei rifiuti speciali nel Veneto nel 2010. Roba che qualunque regione dovrebbe avere. Una lettura documentata, seria, interessante, da politici con i fiocchi, insomma, gente che si informa, studia, produce ricerche e poi, solo poi, le diffonde pure. Roba a cui noi, in Campania, non siamo abituati. La legga, attentamente come ho fatto io, ci vuole poco.
Passiamo appresso. Apra il sito dell’Arpat Toscana. Sulla stringa superiore verde, clicchi su Temi Ambientali e poi su Rifiuti. Ci troverà banche dati, report, mappe, e poi notizie, documenti, dettagli sugli impianti di incenerimento. E ci troverà anche, sulla destra, sotto la voce Contenuti Esterni, il rapporto ISPRA sui rifiuti speciali. Ci clicchi sopra, governatore Caldoro, venga con me nello straordinario mondo della civiltà. Le si aprirà una pagina che è anche un mondo, con grafici relativi all’andamento della produzione nazionale di rifiuti, la loro tipologia, la ripartizione percentuale di quelli speciali per attività economica. Un mondo, per chi voglia conoscerlo, ovvio, per chi voglia affrontare i problemi e risolverli, governatore, risolverli davvero. Troverà, a un certo punto, la tabella n. 1.6, che indica la produzione di rifiuti speciali per regione nel 2010. Si evince, a leggere la tabella, che la Campania ha prodotto, in un solo anno, 7.290.288 tonnellate di rifiuti speciali, per la maggior parte provenienti dalle attività di costruzione e demolizione, seguite dall’industria chimica, metallurgica, alimentare e altre attività manifatturiere. Interessante, vero?
E torniamo a casa nostra, in Campania, la regione che lei governa, Caldoro. Andiamo sul sito dell’Arpacampania, in alto, sulla barra color glicine, clicchi su Aree tematiche. Si aprirà una pagina che reca, sulla destra, un ulteriore menu, da cui potrà scegliere la voce Rifiuti. Da qui, potrà cliccare ancora su Rifiuti speciali, sempre sulla destra. Ci clicchi su, governatore, con coraggio, forza, decisione. Come dice? La pagina che le si apre davanti è vuota? Sì, è vuota. È la sua. Quella dell’Agenzia per l’Ambiente della regione che amministra lei. Vuota. Il nulla. Il nulla istituzionale, appunto.
E ora mi dica, governatore, da uomo a donna, con franchezza e onestà: non trova scandaloso che questa pagina sia vuota? Non trova che sia un oltraggio a tutta la sua gente che dobbiamo scoprire dei sette milioni di rifiuti speciali prodotti in Campania dal sito dell’Arpat Toscana e non dal nostro? Non trova vergognoso che proprio in Campania, dove i dati Ispra attestano che è compiuto il 47% dei reati ambientali di tutta Italia, il sito Arpac nella parte dei rifiuti speciali sia vuoto? Di chi è la responsabilità, governatore? Di Bassolino che l’ha preceduta? Può essere. Ma lei da quanto è qui? Non ha mai pensato, prima di parlare delle sue amate bonifiche, di dare una scorsa al sito, ai dati, alle ricerche? Noi sì, lo facciamo ogni giorno. Ma non siamo noi a governare la regione. Purtroppo, aggiungo. Oh, ma forse abbiamo capito male: i dati ci sono ma sono altrove, su un’altra banca dati, un altro sito? Bene, ci dica quale. Moriamo dalla voglia di saperlo, di leggerli, siamo affamati di cifre, di nozioni, di statistiche, siamo curiosi. Ci teniamo alla pelle, in confidenza, governatore. La nostra l’hanno venduta per un piatto di lenticchie. Non ne possiamo più.

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