venerdì 25 ottobre 2013

LASCIATE CHE I PRETI E I BLOGGER FACCIANO I PRETI E I BLOGGER E CHIEDETE AGLI IGIENISTI CIO' CHE COMPETE AGLI IGIENISTI!

Gent.mo Direttore e REDAZIONE di
Corriere del Mezzogiorno
Dr.Marco De Marco,

nel ringraziarvi per la bellissima lettera di Pino Aprile pubblicata ieri, oltre alla attenzione che, sia pure solo sul piano locale, dedicate da anni alla questione ambientale in generale, sono costretto , da riconosciuto studioso della questione “munnezza” in Campania e in Terra dei Fuochi, a scrivervi che è molto sbagliato chiedere a un prete o a un blogger cause e soluzioni del più grande disastro ambientale italiano negato.
Come a Bruxelles, come in Parlamento Italiano ormai per 5 volte, come giusto l’altro ieri in Regione Campania, dove siamo arrivati facendo appunto un giro lunghissimo attraverso il Parlamento Europeo, se volete risposte tecniche dovete fare domande al tecnico che di norma accompagna il prete.
E cosi’, anche ieri durante la trasmissione radiofonica da voi integralmente riportata sul giornale di oggi, nessun cittadino ha potuto rendersi conto che , mentre parlavate, ogni minuto che passava vedeva la produzione di circa 5 tonnellate al minuto di rifiuti solidi urbani , di cui tutti parliamo anche troppo e spesso male, (vedi maxiincenritori non necessari), ma anche 14 tonnellate al minuto di rifiuti speciali e industriali solo campani (dati ISPRA E ARPA 2012) , di cui mai nessuno parla e di cui pure ieri si è parlato poco e non si è fatto comprendere che sono la causa vera e costante del disastro in tutta Italia.
Infatti, in Campania non abbiamo di fatto nessun impianto a norma per smaltire per esempio il micidiale amianto, che sta avvelenando non solo Terra dei Fuochi ma anche Avellino, per esempio, e, come ricordato in Commissione Ttrasparenza in Regione Campania l’altro giorno, la Regione Campania ha ammesso che tale piano (rifiuti speciali)  non è stato ancora approvato!
Ancora, se in Regione Campania non vogliamo vedere le 14 tonnellate al minuto di rifiuto speciale prodotto, in Veneto ed in Toscana ed in Lombardia non vogliamo vedere ne’ parlare delle circa 30 tonnellate al minuto prodotti di rifiuti speciali e tossici, che, considerati libera merce, vengono regolarmente esportati, in quota parte, per smaltimento legale e quindi, col giro bolla dei camorristi, sversati illegalmente con tossicità mortale in tutte le zone dove sia possibile farlo, con flusso al momento costante da nord verso il sud del paese e del mondo.
Mi ha irritato sentire chiedere i nomi e i cognomi delle ditte che sversano a un povero prete e un povero blogger !
In Parlamento Europeo, in Parlamento Italiano e in Regione Campania ho portato e consegnato le tabelle tratte dai dati ISPRA che dimostrano in modo chiaro che per ogni cittadino campano la produzione complessiva di rifiuti (urbani piu’ industriali )  è due tonnellate/pro capite anno. Per un cittadino veneto e toscano e lombardo questa produzione è 4 tonnellate procapite anno .
Come ho lasciato agli atti in tutti i Parlamenti , posto quindi, come declarato dal Premier Letta, (che non ha elencato una sola Ditta ma ha citato il dato complessivo come me!) , una evasione fiscale media del 30 % su base nazionale, senza avere bisogno dei nomi delle ditte che potete avere dalla competente Guardia di Finanza, diventa matematico obbligo che almeno una tonnellata a testa/anno per cittadino veneto, toscano o lombardo deve, e ripeto deve,  essere smaltita illegalmente, rispetto a 500 kg a testa per ogni cittadino campano.
I 500 kg/procapite/anno campani sono Terra dei Fuochi, la tonnellata/procapite/anno dei veneti,  lombardi e toscani costituisce Terra dei Veleni, in Campania, ma non solo: ormai in tutto il Sud.
Mi dispiace molto che si chieda ad un prete, Megafono di Dio della nostra protesta, e ad un blogger, tutti allievi dei “Professori della Munnezza”, che sono obbligatoriamente e non per caso Igienisti come me che lo hanno studiato, le cause e i flussi di Terra dei Fuochi, lasciando cosi spazio al solito inutile ritornello: è colpa solo della camorra che sversa: sbagliatissimo!
La camorra c’entra poco, in questo sistema industriale malato. Ne costituisce solo la parte terminale, stupida e suicida, ne’ più ne’ meno come i lavoratori che accettano di lavorare in nero senza protezione tossici industriali, di un sistema industriale sbagliato, incentivato dallo Stato Italiano, che ha deliberatamente scelto di non controllare a sufficienza impianti e flussi dei sistemi industriali da oltre trenta anni.
Questa precisa scelta di “sviluppo” industriale ha fatto crescere cosi, con buona pace di Velardi, i tumori infantili in Italia più  di tutti i Paesi di Europa negli ultimi venti anni, e in Campania ad una velocità doppia rispetto al resto del Paese.
Lasciate che i nostri  allievi preti portino la Croce che a loro spetta nel risvegliare le coscienze sul disastro. E lasciate ai tecnici come me di portare la Croce che ci spetta e spiegarvi le cause ed i flussi del disastro ambientale più grande e ancora piu’ negato di Italia, sempre se lo volete veramente sapere.
Napoli li 25 ottobre 201
Dr Antonio Marfella
tossicologo oncologo
Vicepresidente ISDE MEDICI AMBIENTE NAPOLI 

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