lunedì 25 novembre 2013

SPECIALE PREMIO ARYCANDA "DON MAURIZIO PATRICIELLO"

“Ambiente e Salute”  è il tema della 13° edizione  del Premio nazionale Arycanda con un'attenzione particolare per la Terra dei Fuochi che non può e non deve essere  un motivo per abbandonare Napoli.

La Terra dei Fuochi è la scoperta di uno scandalo, ma nello stesso tempo un motivo valido per ricominciare, restituire dignità e rinascita al territorio napoletano e campano e favorire la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architettonico che possiede. “

Premio Arycanda a Don Maurizio Patriciello che da anni, lavora attivamente sul territorio per combattere l’avanzare della delinquenza e dell’illegalità, vivendo al servizio dei giovani, cercando di comprendere le difficoltà della gente, restando al fianco di chi lotta per la difesa della propria terra contro l’ineluttabile destino segnato dalla presenza della camorra. 

Simbolo autorevole e doloroso che si fa portavoce di chi soffre ma con dignità non vuole abbandonare la propria terra e lotta per essa.

Rondolino: Terra dei fuochi distrutta da campani, ora paghino di tasca propria

Il giornalista-scrittore: «Ripulite a vostre spese,
anziché piagnucolare e chiedere altri denari»

Fabrizio Rondolino
Un tweet che è a metà tra la provocazione e l'affondo politico ultraliberal e antiassistenziale, in sintonia con quelli che esprime da anni. «La Campania l'hanno distrutta i campani, da soli e convintamente. Ora dovrebbero pagare di tasca loro per risanarla, anziché piagnucolare e chiedere altri denari». Ovvero: niente bonifiche con le risorse nazionali.
SULFUREO - A firmare il messaggio è Fabrizio Rondolino, scrittore ed ex «lothar» della squadra di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi di cui fu (dal 1996 al 1999) il responsabile della comunicazione. Dopo aver militato nel gruppo dirigente della Figc e essere stato uno dei fedelissimi di «baffino», Rondolino è ora approdato su posizioni di forte contestazione della sinistra e dei democrat, tanto da essere «ingaggiato» da Daniela Santanché come consigliere per la sua campagna elettorale nelle primarie del centrodestra (poi non svoltesi).
PAESE NORMALE - Oggi Rondolino, torinese ed editorialista di molti giornali, manifesta posizioni molto sulfuree, come questa che stanno facendo arrabbiare la Rete. A chi si scaglia contro di lui, replica con flemma: «Una buona regola da paese normale (vecchio leit-motiv dalemiano, ndr): se riempi di rifiuti tossici il posto dove vivi, poi ripulisci a tue spese».

Bambini, troppe pubblicita' di 'cibi spazzatura'

La tivvù trasmette troppi spot di alimenti dove abbondano grassi, zucchero e sale


Bambini italiani bombardati da spot tv su "cibi spazzatura". Il 90% dei passaggi nella fascia oraria dedicata ai bambini sono occupati dalle pubblicità di alimenti dove abbondano grassi, zucchero e sale.
Lo denuncia il II Rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza presentato dall'Eurispes, in base al monitoraggio dei programmi della "fascia protetta" svolto dopo un periodo di applicazione dell'autoregolamentazione delle reti pubbliche e private. "Nelle quaranta ore esaminate - precisa l'istituto di ricerca - ben 272 spot pubblicizzavano cibo". Ma il vero "boom" pubblicitario si ha di sabato, quando i passaggi raddoppiano in concomitanza del fine settimana senza scuola.

fonte

Pianura Padana, rifiuti tossici e nucleari interrati come al Sud

Se pensavate che il fenomeno dei rifiuti interrati riguardasse solo il Sud, vi sbagliate di grosso, infatti dalle risaie del Vercellese a Pordenone, il terreno della Valpadana è risultato inquinato a causa dei rifiuti tossici, scorie radioattive ed ex terreni industriali in attesa di bonifica.
Anche il Nord è fortemente inquinato e brucia. E quelle pubblicità come la Pomì, che esalta la provenienza padana dei suoi pomodori come garanzia, hanno torto marcio. Tra le risaie del Vercellese, c’è una delle più grandi discariche di rifiuti nucleari italiani, scarti di quelle centrali atomiche spente nel 1987, ma che continuano ad inquinare l’aria e la terra.

CHE LA CAMPANIA RISORGA CON "IL GIARDINO DEI GIUSTI" !

Oggi, il giorno dopo il Convegno ISDE MEDICI AMBIENTE, ASSISE ED HUMANITAS a Palazzo Serra di Cassano, mi sento in dovere di ringraziare innanzitutto IL MINISTRO BEATRICE LORENZIN, MINISTRO della Salute della repubblica Italiana.

Ho apprezzato e gradito che, in silenzio e lontano dal clamore mediatico, abbia deciso di visitare in incognito il Pascale, l'Istituto dei Tumori di Napoli, eccellenza sanitaria in Campania, presso il quale lavoro dal 1981 e del quale Il Prof Comella è Primario Emerito.
Mi fa piacere, nel silenzio assordante del Ministro degli ultimi tempi. che abbia dato il segnale preciso di non fidarsi di nessuno, né degli "allarmisti" ne dei "negazionisti" e di avere scelto di visitare l'Istituto di persona. 

domenica 24 novembre 2013

Don Angelo Perego, il prete della chiesa di Como che paga i contributi agli imprenditori che assumono giovani

Don Angelo Perego, il prete della chiesa di Como che paga i contributi agli imprenditori che assumono giovani

La bella iniziativa di don Angelo Perego: risparmiando in chiesa ha messo da parte 10mila euro e ha deciso di darli in dote agli imprenditori che assumeranno giovani disoccupati

Don Angelo Perego, il prete della chiesa di Como che paga i contributi agli imprenditori che assumono giovani

ROMA - L'idea gli è venuta così: "E'  triste entrare in case dove sono rimasti solo i genitori perché i figli se ne sono andati lontano, partiti alla ricerca di un lavoro". E lui, don Angelo Perego, che di mestiere fa il prete, passa le giornate di casa in casa. Soprattutto ora per le benedizioni per Natale. Così, ha deciso di lasciare da parte le parole e di darsi da fare sul serio. 
In fretta e furia ha organizzato una "manovra" in parrocchia ed è riuscito a risparmiare diecimila euro, poi triplicati grazie all'intervento di Acli e Comune. Ora, don Angelo ha intenzione di usare quei soldi per aiutare gli imprenditori che assumeranno i ragazzi senza lavoro della sua parrocchia. Sarà così la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Como a pagare loro i contributi per lameno un anno. 
"In questi anni abbiamo cercato di dare una mano in tanti modi ai nostri parrocchiani: gli orti per gli anziani, i corsi di cucito per le signore, ma i ragazzi meritavano di più - ha spiegato don Angelo - a loro serviva una speranza per tornare a credere nel futuro".
Una speranza che con la sua raccolta fondi sta già donando. "All'incontro che abbiamo organizzato nei giorni scorsi c'erano trenta imprenditori disposti a offrire un lavoro in cambio di una mano - conclude il parroco - mentre in lista abbiamo già trenta ragazzi, dai 18 ai 29 anni. Probabilmente non riusciremo ad aiutarli tutti, ma spero che il nostro esempio possa essere imitato".


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Sequestrate 25 mila confezioni di borse d’acqua calda elettriche ritenute cancerogene

caldo cuscinoEmanano sostanze pericolose per la salute. Per questo 25 mila prodotti ‘caldo cuscino’ una sorta di borsa d’acqua calda elettrica, sono stati sequestrati da militari della Guardia di Finanza di Monopoli, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese. Si tratta di un sacchetto morbido, dotato di un dispositivo elettrico per riscaldare il liquido contenuto all’interno, che ha la peculiarita’ di rilasciare il calore nelle ore successive (fonte: Adnkronos).
L’articolo, importato e commercializzato in Italia da una società di Noci, la Euronovità srl, si presenta come un’evoluzione della classica borsa dell’acqua calda, dotata pero’ di un dispositivo elettrico per il riscaldamento, che viene utilizzata esclusivamente in ambito domestico per scaldare mani, piedi, collo. Sotto le coperte provvede a creare il tepore necessario per affrontare la notte in maniera piu’ confortevole.

sabato 23 novembre 2013

Lavoro Leroy Merlin, assunzione di Commessi ed Addetti alle Spedizioni per nuova apertura

Le nuove aperture fanno sempre allegria: normalmente i prezzi al dettaglio sono convenienti e qualche regalino al cliente non manca mai. L’altra faccia della medaglia interesserà certamente i giovani alla ricerca di un lavoro visto che nuova apertura significa anche nuovi profili da inserire in azienda.
E’ il caso di Leroy Merlin che è alla ricerca di personale a tempo indeterminato da inserire nel punto vendita di Torre Annunziata di nuova apertura. Ecco i profili selezionati:
consigliere di vendita, ben specializzato in un determinato settore merceologico ha come obiettivo principale la gestione del cliente. Deve occuparsi della accoglienza cliente al quale deve dare tutte le informazioni richieste.  Deve essere in grado di valorizzare la merce in esposizione e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di squadra. Per candidarsi alla posizione è necessario disporre di un diploma e di un minimo di esperienza nel settore;
relazione cliente è un’altra posizione che mette il dipendente a contatto con il cliente. Nello specifico il profilo è chiamato a controllare le vendite e migliorarne la qualità e la quantità. Il suo obiettivo è quello di mantenere i reparti sempre pieni, attraenti e puliti. Anche in questo caso è richiesto diploma o cultura equivalente, esperienze precedenti nel settore commerciale o nel contatto con il pubblico e predisposizione ai rapporti interpersonali;
addetto logistica è il profilo che si occupa dell’ingresso della merce nel punto vendita. Il lavoro è da svolgere in squadra e l’addetto riceverà la merce dai trasportatori e ne registrerà le quantità. E’ importante avere, per candidarsi esperienza di magazzino, e ottime doti di organizzazione.
Detto questo non resta che inviare la propria candidatura. Per farlo visita la pagina lavoro.loerymerlin.it.

Ministro De Girolamo risponde a Don Patriciello. Ecco la lettera…

IL DECRETO SI FARA’,MAGARI A CAIVANO

Gentile direttore, mi permetta di  rispondere in modo pubblico eppure quasi confidenziale al caro 
don Maurizio  Patriciello, che ben conosce la mia stima e il mio affetto per ciò che da anni  fa e rappresenta per il nostro territorio, assieme a tanti altri piccoli grandi  eroi quotidiani della nostra Campania. Sono d’accordo: il Consiglio dei  ministri deve tenersi lì, nella zona che organizzazioni camorristiche,imprenditori e politici senza scrupoli hanno devastato azzerando le speranze di   un territorio al quale noi abbiamo il dovere di offrire fiducia, speranza, atti  concreti...

Terra dei Fuochi, parla Scalia: "Anche Napolitano sapeva dei veleni interrati"

Massimo Scalia, professore di Fisica Matematica alla Sapienza di Roma è tra i padri dell'ambientalismo scientifico in Italia. È stato esponente dei Verdi, tra i fondatori di Legambiente e parlamentare per quattro legislature nonché il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti dal 1997 al 2001. È stato lui ad aver disposto la secretazione dell'audizione del pentito Carmine Schiavone che nel 1997 rivelò gli interramenti di rifiuti industriali provenienti dal Nord nelle campagne campane, nella cosiddetta "Terra dei fuochi" ad opera del clan dei Casalesi. "Era un atto dovuto - spiega -. C'erano in corso le indagini che portarono all'arresto di Sandokan". Schiavone, sottolinea l'ex parlamentare, quelle stesse dichiarazioni le aveva riferite due anni prima in un processo per camorra: "Si trattava del segreto di Pulcinella". Poi un passaggio importante: "Informammo tutti, gli enti locali, la stampa, i ministri interessati" tra cui anche l'allora ministro dell'interno Giorgio Napolitano "ed anche il Presidente del Consiglio" dice ai microfoni di Fanpage.it. "Feci inserire l'area del litorale domitio e della discarica di Pianura nei siti di interesse nazionale da bonificare, più di questo cosa dovevamo fare?".

La storia di Anna, che non può girare la faccia a suo figlio sepolto ad Afragola

Riccardo, morto di leucemia linfoblastica acuta a meno di 2 anni. 

La mamma: “Così ho scoperto di vivere nella Terra dei fuochi”


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Il Vangelo di Patriciello tra roghi di veleni e povertà

Rifiuti tossici in Campania: Spunta l'Indesit dei Merloni

Per la commissione parlamentare l'azienda si è avvantaggiata "con certezza" dell'opera di smaltimento criminale dei casalesi. Le indagini della Criminalpol, dimenticate in un cassetto per quasi 20 anni, sono adesso agli atti del processo contro Chianese, considerato l'inventore del traffico illecito di sostanze tossiche. L'Espresso e RE Inchieste hanno ricostruito le intercettazioni e i rapporti esclusivi con i "manager" della società. Che si difende: "Mai coinvolta in attività illecite"


La Indesit è una delle aziende più importanti del Paese. Produce lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, gestisce il marchio Ariston. I suoi proprietari, la famiglia Merloni, sono tra i pochi industriali ammessi nel salotto buono della finanza italiana: azionisti di Rcs, il patron Vittorio Merloni è stato presidente di Confindustria tra il 1980 e il 1984, anno in cui è diventato pure Cavaliere del Lavoro; oggi è membro del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti e siede nel cda della Telecom. "L'Espresso" e RE Inchieste hanno però scoperto che la Indesit è anche l'unica grande azienda individuata «con certezza», si legge in una riga nell'ultima relazione della commissione parlamentare sui rifiuti del febbraio 2013, «come produttore dei rifiuti avvantaggiato dall'opera del cartello criminale» dei casalesi.

A sorpresa il nome della Indesit, della Merloni Termosanistari spa e quello di due dirigenti di allora spuntano in una corposa informativa della Criminalpol del 1996, che non è mai stata resa pubblica e che non ha avuto seguiti giudiziari, ma che oggi è finita agli atti del processo contro Cipriano Chainese, considerato affiliato ai casalesi e l'inventore del traffico illecito di rifiuti tossici.

Il documento trovato  è devastante: la polizia criminale scrive che nel periodo 1994-1996 (gli anni d'oro del traffico illecito di monnezza, ndr) era «in essere nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti, verosimilmente anche tossico-nocivi data la natura stessa della produzione di questa struttura industriale, un rapporto esclusivo tra Chianese e i "manager" della Indesit Merloni».
Rifiuti tossici in Campania 
Spunta l'Indesit dei Merloni
La Indesit è una delle aziende più importanti del Paese. Produce lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, gestisce il marchio Ariston. I suoi proprietari, la famiglia Merloni, sono tra i pochi industriali ammessi nel salotto buono della finanza italiana: azionisti di Rcs, il patron Vittorio Merloni è stato presidente di Confindustria tra il 1980 e il 1984, anno in cui è diventato pure Cavaliere del Lavoro; oggi è membro del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti e siede nel cda della Telecom. "L'Espresso" e RE Inchieste hanno però scoperto che la Indesit è anche l'unica grande azienda individuata «con certezza», si legge in una riga nell'ultima relazione della commissione parlamentare sui rifiuti del febbraio 2013, «come produttore dei rifiuti avvantaggiato dall'opera del cartello criminale» dei casalesi.

Più tumori nella Terra dei Fuochi? Arriva il test sulla popolazione

terra dei fuochiQuanto incide l’inquinamento atmosferico sul preoccupante aumento dei casi tumorali nellaTerra dei Fuochi? Un equipe di medici salernitani ha lanciato un nuovo progetto di ricerca che, sulla base di ricerche scientifiche, proverà a rispondere a questa domanda. A tal IlMattino.itscrive:
 “Dagli spermatozoi di millecinquecento uomini avremo una risposta attendibile a due angoscianti domande. vale a dire: esiste un nesso tra inquinamento ambientale e incremento delle patologie tumorali nella «Terra dei fuochi»? E, soprattutto, è possibile dimostrarlo scientificamente?

venerdì 22 novembre 2013

Rifiuti tossici: 'moriranno tutti di tumore'. L'allarme dei pediatri conferma la 'profezia' di Schiavone

rifiuti tossici
“Tra vent'anni moriranno tutti di tumore”. Sono le agghiaccianti parole pronunciate 15 anni fa da Carmine Schiavone. Il 7 ottobre 1997 il il boss pentito della camorra campana parlava così di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, svelando i traffici illeciti dei casalesi. La testimonianza è stata resa pubblica il 31 ottobre scorso da Montecitorio. 

A rischio cancro, affermava Schiavone, gli abitanti di numerosi comuni del casertano. “Non credo infatti che si salveranno: gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via avranno forse 20 anni di vita”, affermava Carmine Schiavone.

A distanza di 15 anni dalla 'profezia' del boss pentito della camorra, oggi a lanciare l'allarme sono i pediatri secondo cui il rischio cancro derivante dai rifiuti tossici è “inaccettabile”. I pediatri italiani hanno scritto una lettera al governo e al Garante per i diritti dell’infanzia per chiedere la bonifica immediata dei siti inquinati e il controllo delle fonti di inquinamento.

Io so' diverso!

Franco è un camorrista che smaltisce nelle campagne del casertano i rifiuti tossici di alcune aziende del Nord-Italia che si affidano a lui per potersi avvantaggiare dei prezzi estremamente ridotti che riesce ad offrire alle ditte che si occupano di questa attività in maniera illegale.

Roberto è un giovane che sta "imparando il mestiere", ma riesce ad aprire gli occhi e capire che in tutto ciòc'è qualcosa di profondamente sbagliato...
Hanno appena ottenuto di poter smerciare, per appena 100 euro a camion, dei rifiuti tossici nei terreni di una famiglia di piccoli proprietari terrieri, in gravi difficoltà economiche a causa della malattia del capofamiglia, e che già in precedenza aveva messo a disposizione di Franco e dei suoi traffici.

Una signora anziana, membro della famiglia, prima che i due lascino il posto, regala a Franco e Roberto delle pesche, frutto della loro terra e del loro lavoro.
Ma le pesche puzzano e sono immangiabili, perché contaminate dall'amianto e dalle altre scorie industriali di cui era pregno il terreno in cui sono cresciute...

Così, una volta in macchina, Franco ordina a Roberto di buttarle via...



Ottimizzare le prestazioni della lavatrice: qualche pratico consiglio per risparmiare in denaro ed energia

Una volta per pulire i panni sporchi si ricorreva alle proprie mani: con pazienza e grande sforzo fisico, si strofinavano gli indumenti a mano ottenendo il massimo della pulizia.
Poi è arrivata la lavatrice che ha risolto tutti i nostri problemi: una vera e propria pulizia a fondo che ci ha permesso di risparmiare in tempo e in fatica.
Per il lavaggio dei tessuti, la lavatrice utilizza come mezzo primario l’acqua in abbinamento a detergenti, ma esistono altri dispositivi di lavaggio che eseguono il lavaggio “a secco” facendo uso di solventi organici, di solito utilizzati in esercizi specializzati.

Come risparmiare in casa sui detersivi e i prodotti per la pulizia


La guida pratica al risparmio ecologico per pulire in modo naturale le stoviglie e la biancheria


 Come risparmiare in casa sui detersivi e i prodotti per la pulizia
Quella che vi proponiamo è una guida pratica per risparmiare in casa  usando prodotti naturali che provengono dai metodi delle nostre nonne, sicuramente più “risparmiosi” e meno inquinanti di quelli che utilizziamo oggi. Ma, spesso questi prodotti per la pulizia hanno un neo: richiedono più tempo rispetto ai mezzi convenzionali e moderni. Vediamo quindi quali sono a misura per noi. Per i più risparmiosi sarà interessante sapere che l’acqua con la quale si è cotto degli spinaci è utilissima per lavare i golf, le calze di lana e gli altri indumenti purché siano neri. Invece l’acqua nella quale abbiamo messo a bagno i dei legumi come ceci e  fagioli, dopo averla fatta bollire è ottima per la biancheria chiara che abbiamo precedentemente insaponato con un sapone leggero e naturale. Basta passarcela sopra, e risciacquare bene. 

CONSIGLIO DEI MINISTRI IN TERRA DEI FUOCHI. GENTILE DE GIROLAMO LO DICA AL PREMIER

( Lettera pubblicata su Avvenire venerdì 22 novembre 2013 )


Gentile signora ministro De Girolamo,
scrivo a lei per diversi motivi. Il primo è perché pur essendo come me figlia della Campania, sono certo che più di me ha a cuore la sorte della terra che ci ha visto nascere. Poi penso che le tristissime notizie di terreni sequestrati, di coltivazioni inibite, di contadini allo stremo nel Napoletano e nel Casertano l’avranno seriamente preoccupata. Avrà saputo, signora Ministro, che sabato scorso, a Napoli, più di centomila persone, sfidando la pioggia fitta, hanno voluto sfilare e gridare dolore e disperazione per la situazione ambientale che sono costrette a sopportare. Io ero in mezzo alla mia gente. Per niente al mondo avrei rinunciato a esserci. Tutto è andato per il meglio. Non uno spintone. Non un tafferuglio. Non un incidente. Solo tanta rabbia e tanta sofferenza. La gente, signora Ministro, è stanca. Glielo leggo in volto.

Oltre la metà delle acque italiane sono contaminate dai pesticidi

Oltre la metà delle acque italiane sono contaminate dai pesticidi. Lo afferma l'edizione 2013 del “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque” realizzato dall’Istituto Superiore di Ricerca Ambientale (Ispra) in base ai risultati del monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque superficiali e sotterrane svolto negli anni 2009-2010. La realizzazione del rapporto è il risultato di una complessa attività che coinvolge nelle analisi le Regioni e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente permettendo all’Ispra di svolgere un compito di indirizzo tecnico e valutazione delle informazioni e dei dati raccolti che consentono una rappresentazione dello stato di contaminazione da pesticidi delle acque sul territorio nazionale in relazione con i limiti stabiliti dalla normativa europea e nazionale.
L'ampia disponibilità di dati, a partire dal 2003, ha consentito negli anni di analizzare l’evoluzione della contaminazione nel Belpaese che oggi certifica la possibile presenza dicontaminati nelle acque campione pari alla cifra record di 23 sostanze diverse. Ma non solo. “Il 13,2% delle acque superficiali e il 7,9% di quelli delle acque sotterranee mostra livelli di tossicità per gli organismi acquatici superiori ai limiti legali” si legge nel rapporto. “Nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi differenti, a fronte dei 118 del biennio 2007-2008, individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane. Si tratta, per la maggior parte, di residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura, solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse, ma anche di biocidi (pesticidi per uso non agricolo) impiegati in vari campi di attività”.
Nelle acque superficiali i pesticidi più rilevati sono: glyphosate, Ampa, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, Mcpa, lenacil, azossistrobina, mentre in quelle sotterranee, con frequenze generalmente più basse, le sostanze presenti in quantità maggiore sono bentazone, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid, metolaclor, metalaxil. Una rapido approfondimento magari a partire dall’incidenza degli agenti chimici sulla salute dei lavoratori in agricoltura certifica la pericolosità di alcuni di questi pesticidi oltre ai quali “Come in passato, nelle acque italiane continua ad essere diffusa anche la contaminazione da erbicidi triazinici come la terbutilazina, e sono ancora largamente presenti anche sostanze fuori commercio da tempo, come l’atrazina e la simazina” ha spiegato l’Ispra. Per Pietro Luciano, preside del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali nella sede nuorese dell’Università di Sassari le sostanze “potenzialmente pericolose per l’uomo” possono manifestarsi non solo con l’esposizione diretta, ma anche in via indiretta entrando nella catena alimentare. “Il glyphosate per esempio, il principio attivo utilizzato dall’Anas per ripulire i bordi stradali dalle erbacce - ha spiegato Luciano - è sicuramente tossico per pesci, invertebrati e crostacei e moderatamente tossico per api e altri insetti, ma ricordiamoci che il moderatamente tossico può diventare tossico in base alla quantità di prodotto usato. In ogni caso, se anche non dovessero morire, bevendo l’acqua, le api raccolgono gli elementi inquinanti che vengono portati nell’alveare insieme al nettare e al polline, finendo quindi nel miele”. Le sostanze concepite per combattere organismi nocivi, infatti, sono potenzialmente pericolose anche per l’uomo e nonostante “il rapporto sia finalizzato al controllo e alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici e non a quello delle acque utilizzate per scopo potabile” ha precisato l’Ispra “l'uomo può essere facilmente contaminato anche attraverso la catena alimentare”.
Anche se spesso basse, per l’Ispra le attuali concentrazioni di veleni nell’acqua indicano a livello complessivo una diffusione molto ampia della contaminazione. Così anche se per l’Ispra, “l’indagine è ancora in una fase transitoria visto che il fenomeno è in evoluzione per l’immissione continua sul mercato di nuove sostanze” i dati sono allarmanti se pensiamo che, come ci ha ricordato Maria Grazia Mammuccini la portavoce del Tavolo delle associazioni ambientaliste e del biologico (che comprende AiabAssociazione per l’Agricoltura BiodinamicaFaiFirab,Federbio-UpBioItalia NostraLegambienteLipuPro Natura-Federazione Nazionale,SiepSlow Food ItaliaTci e Wwf) “a causa dell’assenza di dati sperimentali sugli effetti combinati delle miscele e di adeguate metodologie di valutazione, esiste la possibilità che il rischio derivante dall’esposizione ai pesticidi sia attualmente sottostimato e si impone una particolare cautela anche verso i livelli di contaminazione più bassi”.
Un monito che per il Tavolo delle associazioni ambientaliste e del biologico deve assolutamente essere preso in considerazione durante il negoziato finale per la riforma della Politica agricola comune (Pac) 2013 – 2020, iniziato lo scorso 11 aprile a Bruxelles. Per le associazioni che lo animano “i dati Ispra sull’emergenza pesticidi nelle acque in Italia ci dicono quanto sia indispensabile una svolta ambientale della Pac” per preservare la sicurezza alimentare, la salute dei cittadini e degli agricoltori, oltre alla qualità dell’ambiente e delle aree rurali. In Italia in particolare “la metà di fiumi, laghi e paludi sono contaminate e di queste oltre un terzo supera addirittura i limiti di legge” regalandoci il record di primo Paese in Europa per uso di pesticidi chimici di sintesi che i nostri normali sistemi di depurazione non sono in grado di risolvere, trasformando così un problema ambientale in un’emergenza sanitaria.
Per la Mammuccini “Nemmeno la difficile situazione economica degli agricoltori è riuscita a invertire la tendenza all'aumento dell'utilizzo dei pesticidi e diserbanti nell'agricoltura convenzionale o cosiddetta integrata in Italia. Tutto ciò non è solo il frutto dell’aumento delle emergenze conseguenti i cambiamenti climatici degli ultimi anni, ma piuttosto dell'intreccio sempre più evidente fra le organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori, gli apparati pubblici regionali e le multinazionali della chimica capaci di condizionare l’applicazione delle politiche europee e la destinazione delle risorse pubbliche che dovrebbero, invece, favorire una reale riduzione dell'uso dei pesticidi principalmente attraverso la conversione al biologico” ha concluso la Mammuccini.
Per il Tavolo delle associazioni ambientaliste e del biologico l’emergenza pesticidi nelle acque in Italia “dovrebbe, quindi, convincere i nostri rappresentanti nel Parlamento e nel Consiglio Europeo ad assumere posizioni in grado di rappresentare prima di tutto gli interessi dei cittadini e degli agricoltori che chiedono un forte cambiamento della Pac”. Per questo è tempo di fare scelte in grado di garantire che i fondi della Pac siano spesi “solo per premiare quelle aziende agricole in grado di ridurre drasticamente o fare a meno dei pesticidi e produrre benefici per tutti”. Come? Con l’eliminazione di ogni forma inquinante, la tutela dell’ambiente e della biodiversità e attraverso la produzione di cibo sano in “pesticide free zone” sempre più ampie, magari capaci di creare posti di lavoro.

I rangers contro i rifiuti tossici. Calvizzano lancia il corso di Guardia Ambientale

Cortei in piazza, manifestazioni pubbliche, proteste collettive. Ma non solo. La Terra dei Fuochi prova a mobilitarsi anche sul fronte istituzionale. E così il Comune di Calvizzano, paese di 13mila residenti “incastrato” fra Mugnano, Marano e Villaricca, propone da tre settimane un corso di Guardia Ambientale per la formazione di un nucleo di volontari a difesa del territorio. Gli speciali “rangers” dal pollice verde dovrebbero vigilare sulle zone agricole, diffondere informazioni sulla raccolta differenziata e soprattutto impedire gli sversamenti illeciti di rifiuti, i costi della cui rimozione gravano non poco sulle casse del Comune.

Autopalpazione al seno: il giusto modo per effettuarla

Il tumore del seno è ancora oggi una delle maggiori cause di morte nel nostro Paese nel sesso femminile, ma se da un lato molto si è fatto per fronteggiare la malattia, molto si può anche fare per prevenirla, soprattutto dopo i 50 anni, considerando che tale neoplasia nell’80% dei casi in cui si presenta interessa soggetti che hanno superato i 50 anni d’età e se la prevenzione deve essere la prima arma rivolta contro il tumore al seno, questa non potrà prescindere da quella metodica che va sotto il nome di autopalpazione.
Intanto diciamo che nell’origine della malattia è annessa una natura genetica ed una predisposizione familiare anche se non ancora del tutto chiara, ma pare interessante osservare come gli stessi geni in grado di provocare la neoplasia si possano trasmettere di generazione in generazione, senza dimenticare il fatto che affinché in un soggetto predisposto si impianti un tumore al seno, possono avere significato fattori endogeni ed esogeni, quale l’assetto ormonale dell’individuo, per fare un esempio ed altre cause ancora non del tutto chiarificate.

Napoli: si continua a coltivare nei terreni radioattivi

Nonostante le lotte, la resistenza continua dei cittadini e la costante attenzione dei media e dell’opinione pubblica, la camorra continua a coltivare frutta e verdura nei terreni sequestrati a causa della massiccia presenza di elementi radioattivi. Incredibile ma vero, basta fare una passeggiata tra i campi presenti nella “Terra dei Fuochi” per scoprire che quelle terre producono ancora cibo, magari lo stesso che va a finire sulle tavole di tutta Italia.  A tal proposito ilMattino.it scrive:
terreni radioattivi
Il cancello è aperto, dopo un centinaio di metri, dove la strada asfaltata finisce nei campi, un cartello avverte «Area sottoposta a sequestro». È questa una dei tre terreni radioattivi per i quali il commissario Mario De Biase ha chiesto alla terna prefettizia di inibire le coltivazioni. Le altre aree sono risultate immuni dai veleni.
E in questi giorni, proprio per evitare il diffondersi di un panico infondato, la procura del tribunale Napoli nord ha inviato i Nas a fare nuovi sopralluoghi. A San Giuseppiello, invece, i campi avrebbero dovuto essere spogli già da molto tempo. Fanno parte dei beni della famiglia Vassallo bloccati quando Gaetano raccontò venti anni di sversamenti abusivi. E invece ti capita di calpestare i limoni, di vedere le zucchine spuntare, gli alberi da frutta disposti in filari ordinati, un mucchio di zucche sradicate.

I migliori infusi per la nostra salute

I dieci infusi che possono curare la nostra salute:
Curcuma e limone per il nostro fegato
L’uso di curcuma risale a più di 2.500 anni in India, dove è comunemente usato nella medicina Ayurvedica e Unani. 
La Curcuma ha un sacco di benefici ma in questo caso per noi è utile per il potere detergente che ha per il fegato. Il limonetrans I migliori infusi per la nostra saluteutile anche lui per la pulizia del fegato, antibatterico e antisettico.
In una tazza di acqua bollente versare il succo di mezzo limone con un pizzico di curcuma, possiamo volendo addolcire con un pò di miele. Meglio se preso al mattino a stomaco vuoto.
infusiCamomilla e Zenzero rilassante per la notte
Questo infuso favorisce il sonno e rilassa dopo una giornata stressante.
La camomilla è nota per alleviare lo stress e ha un effetto calmante sul corpo, mentre lo zenzero è un antinfiammatorio che libera le vie aeree e permette di respirare meglio durante la notte. In una tazza di acqua bollente versate un cucchiaio di fiori secchi di camomilla e un pizzico di zenzero fresco.
Peperoncino, cannella e limone per accelerare il metabolismo
Peperoncino, cannella e limone si uniscono per accelerare il metabolismo e aiutare il corpo a rimanere in forma. Il peperoncino riscalda il corpo, accelerando il metabolismo e a bruciare più calorie. La cannella riduce la glicemia e colesterolo LDL (colesterolo cattivo) in via accessoria aumenta anche il metabolismo e aumenta i livelli di insulina. Il limone aiuta a depurare insieme agli altri elementi. In una tazza di acqua calda mettiamo 2 pizzichi di peperoncino, un pizzico di cannella e il succo di mezzo limone. Bere prima di uno dei pasti principali.

Caserta, due arresti per un rogo tossico

E' successo a Villa Literno, i fermati sono padre e figlio titolari di una officina meccanica, stavano bruciando materiali di risulta della lavorazione


I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Casal di Principe hanno arrestato due persone, proprietari di un'officina meccanica, sorpresi in flagranza di reato subito dopo aver appiccato un rogo tossico di rifiuti speciali, parti di carrozzeria di autovetture, prevalentemente in plastica e vetroresina.

I militari hanno notato un denso fumo nero che si liberava da un'area privata a Villa Literno, in cui è ubicata un'officina meccanica. I carabinieri hanno fatto irruzione all'interno del perimetro dell'officina, sorprendendo i due proprietari italiani e originari del posto, padre e figlio di 66 e 21 anni, in prossimità dell'incendio doloso di rifiuti speciali.

Terra dei Fuochi. TUTTI A ROMA!

Le soluzioni non possono essere cercate solo a livello locale: senza un passo ulteriore, il movimento rischia di disperdersi. E' il momento che Governo nazionale e Confindustria intervengano concretamente

NAPOLI - Terra dei Fuochi. La protesta, le lotte vanno estese, portate  nelle giuste sedi del potere. La mobilitazione espressa dai movimenti e la straordinaria partecipazione dei cittadini rischia di  disperdersi o morire di stanchezza. Le  risposte e soluzioni non possono essere cercate, individuate  solo a livello locale.  Bisogna chiedere al governo e alla Confindustria  interventi politici ed economici concreti per bonificare seriamente  i territori e  risarcire ai cittadini  dei danni all'economia. E’ arrivata l'ora di vedere i fatti. Non c’è tempo per le chiacchiere. Aumentano le morti per tumore. Il problema va affrontato a livello nazionale. Necessari interventi urgenti e concreti.  Prima che moriamo tutti.

giovedì 21 novembre 2013

IL TRADIMENTO PEGGIORE: QUELLO DEI SERVITORI DELLO STATO

 Articolo pubblicato su Avvenire, domenica 30 dicembre 2012 

Erano pastori da sempre, i Cannavacciuolo di Acerra. Come lo furono i loro padri e i loro nonni. Intere generazioni di cittadini a nord di Napoli sono state nutrite con il latte e i formaggi delle loro greggi. Poi fine. Il disastro. La strage. Le pecore si ammalavano e morivano. Gli agnelli nascevano deformi e non si reggevano nemmeno in piedi.
Dopo i primi momenti di sconcerto, ai pastori non fu difficile comprendere il motivo di quella misteriosa malattia. Nelle terre di pascolo, da qualche tempo avevano notato strani movimenti di mezzi e di persone. Soprattutto di notte. Tonnellate di liquami venivano sversate in quelle campagne tra le più fertili del mondo. Che cosa stava mai accadendo? Possibile che chi avrebbe dovuto tutelare Acerra e le sue terre non sapesse che cosa avveniva in quelle zone? Assieme a un piccolo gruppo di coraggiosi, cominciarono a farsi avanti e denunciare. Ma, stranamente, vennero isolati. Accusati di “ allarmismo”. Non erano presi sul serio. Qualche volta le loro denunce scomparivano addirittura, come per incanto, senza lasciare tracce. 

TERRA DEI FUOCHI: Calendario aggiornato di tutte le marce, i convegni e i dibattiti organizzati dalle Associazioni attive sul territorio nazionale.

Venerdì 22 e sabato 23 novembre: “Bioetica e disastro ambientale in Campania“: questione nazionale e proposte a soluzione”, convegno a cura del dott. Antonio Marfella. Istituto Italiano Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano. Via Monte di Dio, 14, Napoli.
Sabato 23 novembre, ore 9,00: “Inquinamento… e noi?”. Sala consiliare, Comune di Boscotrecase. Convegno organizzato da “La fenice vulcanica”.
Domenica 24 novembre, ore 16,30: “Terra dei fuochi: che fare? Dalla denuncia alla proposta”. Bellona, Sala parrocchiale “San Secondino”. Convegno con Antonio Marfella, Vincenzo Cennamo (sindaco di Bellona) e Pasquale Iorio (giornalista). Convegno organizzato da “Speranza per Bellona”.
Giovedì 28 novembre, ore 18,00: “Il disastro in Campania”, correlazione fra ambiente e salute. Sala consiliare Comune di Qualiano, piazza del Popolo, 2, Qualiano. Conferenza organizzato da Comitato No Inceneritore Qualiano. Con prof. Antonio Giordano, prof. Giulio Filippo Tarro, dott. Antonio Marfella.
Sabato 30 novembre, ore 9-13: Meeting Medici e pediatri di famiglia nei comuni della terra dei veleni. Sala convegni Asl Na2 Nord Frattamaggiore, via Padre Mario Vergara, 228.
Sabato 30 novembre, ore 14,30: “Diamo un calcio al biocidio”. Triangolare di calcio tra l’Assocentauri Nazionale Polizia di Stato, Nazionale Cantanti Neomelodici e Nazionale Italiana Cabarettisti. Campo sportivo comunale di Carinaro, via Fratte. Con la partecipazione di Maurizio Patriciello. organizzato da Rinascita Santarpinese e Sono Qui.
Giovedì 5 dicembre, ore 10,00: “I giovani e l’ambiente”. Maddaloni, Fondazione Villaggio dei Ragazzi Maddaloni. Convegno-dibattito. Relatori: Prof. Pino Comella, Prof. Antonio Marfella, Prof. Gaetano Rivezzi, Padre Maurizio Patriciello, Prefetto di Caserta Dr.ssa Carmela Pagano, Sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia, Presidente della provincia di Caserta On. Domenico Zinzi, Assessore all’agricoltura Daniela Nugnes, Provveditore agli studi di Caserta Rosa Grano, il Presidente del Villaggio dei Ragazzi Padre Miguel Cavallè
Sabato 7 dicembre, ore 16,30: “E ora provate a fermarci!”. Marcianise, corteo da piazza Umberto I a piazza Carità organizzato dal Comitato Fuochi Marcianise. A seguire, mostra fotografica e convegno. Partecipano: Donato Ceglie (magistrato), dottor Gaetano Rivezzi, Marilù Musto (giornalista del Mattino). Modera la giornalista Milena Taddia. Conclude la serata un concerto.
Domenica 8 dicembre, ore 10,30: “Marcia su Reggio Emilia”. Reggio Emilia da piazza Vittoria a piazza dei Martiri. Corteo organizzato dal Coordinamento Comitato Fuochi Reggio Emilia.

Ex-manager dichiara: "Alle farmaceutiche non importa guarirvi. Voi non siete pazienti, siete consumatori"

«Ho speso 35 anni della mia vita lavorando nell'industria farmaceutica … e loro non fanno altro che annientare la popolazione di questo mondo … perché lo fanno? Perché vogliono fare soldi, soldi, soldi … A loro non importa della vostra vita, a loro importa solo del loro portafogli … Non sono interessati a curare nessuna delle vostre malattie: tutt'altro. Sono interessati a farvi prendere NUOVE malattie … Voi per loro non siete pazienti. Siete consumatori.»

Chi parla è John Rengen Virapen, ex rappresentante di commercio per la filiale Eli Lilly & Co, uno dei colossi farmaceutici mondiali che compongono la Big Pharma. Virapen non è un santo, ma un pentito. La sua testimonianza è visibile su un video diffuso da Youtube (che è in fondo all'articolo), un estratto dal Convegno AZK che si tenne in Germania nel maggio 2009. Un anno dopo, lo stesso Virapen pubblicò un libro per raccontare nel dettaglio i meccanismi che stanno alla base del mercato dei medicinali. Il libro si titola “Side effects: Death. Confessions of a Pharma-Insider” (“Effetti collaterali: morte. Confessioni di un membro interno della Pharma”) ed e disponibile anche su Amazon.

Nel libro, Virapen si sofferma a lungo nel raccontare il caso “Prozac”.
«Io ho corrotto il governo svedese per ottenere l'autorizzazione a vendere il Prozac in Svezia. E la Svezia ha il Premio Nobel per la Medicina. E così l'evento è stato un esempio per gli altri paesi. Perché l'ho fatto? Perché la società mi disse che la mia carriera professionale avrebbe potuto dipendere da questo...»
Nato in Guyana (Sud America) da genitori indiani, nel 1960 Virapen emigrò in Europa, affamato e senza casa. Presto si trasferì in Svezia, mosso dall'amore per una donna che incontrò nei suoi viaggi. E lì ottenne un lavoro come rappresentate di commercio per la Eli & Co. Virapen contattava i medici locali, li corrompeva con piccoli regali e li incoraggiava a prescrivere farmaci della sua azienda. Così iniziò la sua scalata professionale alla Lilli & Co, di promozione in promozione, fino a diventarne un dirigente. Oggi Virapen è in pensione e – reo confesso - punta il dito sul sistema, denunciando il meccanismo che muove tutto il mercato delle industrie farmaceutiche. Secondo l'ex dirigente, le lobby farmaceutiche hanno il solo scopo di fare sentire le persone malate e di proporre loro nuovi farmaci.
Non sappiamo cosa abbia mosso Virapen a una denuncia tanto trasparente, tuttavia la sua non è una voce isolata.
Gli effetti collaterali sono alla base della medicina allopatica e, come abbiamo già spiegato più volte in questo blog, sono sempre presenti. E così il paziente che prende un antinfiammatorio per curare un dolore muscolare, danneggia inevitabilmente il suo stomaco, poiché i FANS agiscono bloccando la produzione di prostaglandine, una proteina che viene secreta nel corpo in caso di infiammazione ma che, allo stesso tempo, è sempre presente a livello della mucosa gastrica con lo scopo di proteggere lo stomaco.
Le terapie sintomatiche, come accusa Virapen, sfruttano gli effetti collaterali per creare dipendenza dai farmaci. Il paziente guarisce da una malattia, ma poi ne manifesta un'altra. E allora torna a rivolgersi dal medico.

Come si potrebbe evitare tutto questo?

Il nostro corpo in realtà è una macchina perfetta che ha già dentro di sé tutte le risorse per auto-guarirsi. Qualsiasi medicina prendiamo, alla fine è il nostro sistema immunitario che ci permette di recuperare la nostra salute. Infatti ogni sostanza non è altro che un informazione che diamo al nostro corpo affinché esso compia un comando. Il sistema immunitario legge l'informazione e provvede ad auto-rigenerarsi. Prima della medicina farmaceutica, l'uomo si curava riequilibrando le informazioni del proprio corpo in diversi modi. Nel libro The Healing Code, il dottor Alexander Loyd spiega che la storia dell'uomo può essere divisa in cinque “età” della guarigione: preghiera, fitoterapia, farmaci, chirurgia ed energia.
La preghiera è stato il primo modo con cui l'uomo cominciò a comunicare con il suo inconscio, che è la parte della nostra mente che regola tutte le nostre funzioni biologiche. Poi la fitoterapia sfruttò le informazioni di determinate piante o minerali o vitamine; successivamente si sviluppo la farmacia, che cura attraverso la somministrazione di sostanze chimiche (le quali, però, hanno sempre effetti collaterali); infine è arrivata la chirurgia, che “rimuove” il problema attraverso un intervento operatorio.