venerdì 22 novembre 2013

Napoli: si continua a coltivare nei terreni radioattivi

Nonostante le lotte, la resistenza continua dei cittadini e la costante attenzione dei media e dell’opinione pubblica, la camorra continua a coltivare frutta e verdura nei terreni sequestrati a causa della massiccia presenza di elementi radioattivi. Incredibile ma vero, basta fare una passeggiata tra i campi presenti nella “Terra dei Fuochi” per scoprire che quelle terre producono ancora cibo, magari lo stesso che va a finire sulle tavole di tutta Italia.  A tal proposito ilMattino.it scrive:
terreni radioattivi
Il cancello è aperto, dopo un centinaio di metri, dove la strada asfaltata finisce nei campi, un cartello avverte «Area sottoposta a sequestro». È questa una dei tre terreni radioattivi per i quali il commissario Mario De Biase ha chiesto alla terna prefettizia di inibire le coltivazioni. Le altre aree sono risultate immuni dai veleni.
E in questi giorni, proprio per evitare il diffondersi di un panico infondato, la procura del tribunale Napoli nord ha inviato i Nas a fare nuovi sopralluoghi. A San Giuseppiello, invece, i campi avrebbero dovuto essere spogli già da molto tempo. Fanno parte dei beni della famiglia Vassallo bloccati quando Gaetano raccontò venti anni di sversamenti abusivi. E invece ti capita di calpestare i limoni, di vedere le zucchine spuntare, gli alberi da frutta disposti in filari ordinati, un mucchio di zucche sradicate.

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