lunedì 18 novembre 2013

Campania "InFelix" abitata da angeli.

Buongiorno amici. Oggi leggo la notizia che la popolazione che abita le terre della Campania consuma meno antidepressivi rispetto al resto d'Italia. 

"A sancirlo è il rapporto stilato dall'osservatorio sull'impiego dei medicinali dell'agenzia italiana del farmaco (Aifa): a fronte di un costante aumento il consumo di farmaci antidepressivi e psicofarmaci a livello nazionale, la Campania va infatti nettamente in controtendenza, piazzandosi all'ultimo posto tra le regioni italiane."

"L'Aifa descrive infatti un aumento del 4,5% di medicinali contro la depressione a livello nazionale dal 2004 al 2012." (ilmattino.it)


Quindi nonostante i gravi problemi dei rifiuti e dell'ambiente nonché della fetida piaga della camorra, noi Campani consumiamo meno antidepressivi. 

Ma questa per me non è una novità bensì la conferma che il popolo campano e la gente del sud, per cultura e per la propria storia fatta di sofferenza e soprusi, abbia rafforzato nel tempo quella sensazione naturale di benessere che viene dal porgersi rispetto alle difficoltà con quella virtù che ahimè va sempre più scemando negli uomini: la speranza.
Del resto si sa che al sud se la gente non avesse questa beata speranza già da tempo si sarebbe estinto come popolo. 

Che Napoli sia un paradiso abitato da diavoli – cioè da uomini «di poco ingegno, maligni, cattivi e pieni di tradimento», come sosteneva il Piovano Arlotto – è un detto che dal Medioevo in poi ha goduto di vasta fortuna ma che in realtà è una tremenda bugia. 
Semmai, come sa chi s'è goduto di prima mano le pagine dell'immenso tedesco, in molte parti del suo straordinario «Viaggio in Italia» Goethe descrive i napoletani con tutt'altro spirito: gente laboriosa che si dava da fare in tutti i modi per mettere qualcosa sotto i denti.

In Campania non consumiamo antidepressivi ma non significa che la Campania sia ancora "Felix"... tutt'altro, ma rispetto al resto d'Italia il popolo Campano ha dimostrato coi fatti lungo i secoli di avere carattere e determinazione quando si tratta di difendere la terra e la vita.  

di Massimo Cardito

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