Nadia Toffa - giornalista delle Iene - ha intervistato il pentito Carmine Schiavone, ex capo dei Casalesi.
Il video dell'intervista inizia con la Toffa che pronuncia delle parole terrificanti:
"Lo Stato è venuto a conoscenza di fatti gravissimi - non sappiamo se li abbia verificati o no - ma di sicuro li ha tenuti nascosti per oltre sedici anni!"
Lo Stato italiano nel 1993 viene a sapere - dalle dichiarazioni del pentito Schiavone -
dello stupro perpetrato alla nostra terra. Ma nel 1997 queste informazioni sono state segretate
dallo Stato - cioè sono diventate informazioni inaccessibili - .
Sentendo queste parole mentre guardavo la video intervista sono stato rapito dal tempo
e portato nel passato non molto lontano, a quel 16 novembre a Napoli in piazza del Plebiscito.
L'immagine di Padre Maurizio davanti agli occhi mentre pronunciava queste parole:
"Vogliamo che coloro ai quali abbiamo dato fiducia si assumano le loro responsabilità.
Questa sera quello che avviene in questa piazza è una contraddizione incredibile,
sono le persone semplici che dicono a coloro a cui hanno dato fiducia: Fate il vostro dovere!
Dovrebbe essere il contrario. Dovrebbe essere il padre ad avvertire il figlio quando c'è un pericolo
e invece sono i figli che stanno dicendo al padre: Ma ti accorgi che stiamo morendo sì o no!
Ma ti accorgi in qual letamaio ci hai messo a vivere sì o no!
Adesso tutti si nascondo dietro la camorra. Ma non è giusto. Non è la verità.
La camorra questi veleni non li possedeva, non li produceva.
Alla camorra questi veleni sono stati consegnati!"
Ora quello che è successo lo sanno tutti.
Ora tutti sanno che lo Stato italiano ha permesso
a criminali della peggior specie di avvelenare i propri figli.
Eppure non si sente ancora questo "padre" piangere e chiedere perdono.
Eppure questo "padre" non fa nulla per rimediare a questo efferato delitto.
Eppure questi figli vogliono crederci ancora!
Basterebbe che questo "padre" facesse soltanto il proprio dovere verso il resto dei suoi figli,
e questi figli ritornerebbero ad accoglierlo a braccia aperte!
di Massimo Cardito
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