'Il pane tossico della camorra avvelena più del cibo della Terra dei Fuochi', dichiarazioni choc del presidente dell'Unipan Filosa
Ringraziamo i carabinieri per quello che stanno facendo. Il pane tossico della camorra - dicono il presidente dei panificatori campani dell'Unipan, Mimmo Filosa, ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli - avvelena più del cibo contaminato coltivato sulla Terra dei Fuochi perché lo mangiano tutti e tutti i giorni e rischi di generare tumori. Infatti - rilevano Filosa e Borrelli - viene cotto in forni abusivi, in condizioni igieniche allucinanti, con scarti di rifiuti legnosi, legno verniciato e pieno di chiodi, addirittura in alcuni casi anche con quello delle bare. Come per tutti i legnami trattati, compresi i gusci di nocciola, le sostanze tossiche delle tinture presenti sul legno, con il calore si sciolgono e si trasformano in resine che si depositano sulle pareti del forno. Poi con le altissime temperature di cottura, la resina velenosa e cancerogena si scioglie nuovamente e viene assorbita da pane, pizze e dolci e finisce nelle nostre tavole per poi essere mangiata generando in diversi casi gravi malattie anche di carattere tumorale. Mentre le coltivazioni tossiche nell'area della Terra dei Fuochi - concludono Filosa e Borrelli - per fortuna rappresentano una minima parte del mercato ortofrutticolo regionale, la criminalità gestisce la produzione e la vendita di circa il 50 per cento del pane in provincia di Napoli con una posizione di quasi monopolio il sabato e la domenica. Attualmente sono circa 1500 i forni abusivi presenti sul napoletano che i carabinieri gradualmente stanno smantellando. fonte
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