Cortei in piazza, manifestazioni pubbliche, proteste collettive. Ma non solo. La Terra dei Fuochi prova a mobilitarsi anche sul fronte istituzionale. E così il Comune di Calvizzano, paese di 13mila residenti “incastrato” fra Mugnano, Marano e Villaricca, propone da tre settimane un corso di Guardia Ambientale per la formazione di un nucleo di volontari a difesa del territorio. Gli speciali “rangers” dal pollice verde dovrebbero vigilare sulle zone agricole, diffondere informazioni sulla raccolta differenziata e soprattutto impedire gli sversamenti illeciti di rifiuti, i costi della cui rimozione gravano non poco sulle casse del Comune.
“Si parla tanto in tv e sui giornali dell’emergenza della Terra dei Fuochi – dichiara il sindaco di
Calvizzano, Giuseppe Salatiello – ma poi in concreto si fa poco. Con il corso di guardie ambientali vogliamo sensibilizzare anzitutto i giovani; poi, se riusciamo a reperire i fondi, renderli operativi sul territorio”. E i soldi dovrebbero esserci, spiega il sindaco. Calvizzano, insieme al Comune di Qualiano, potrà accedere a circa 250mila euro destinati dal Patto della Terra dei Fuochi all’installazione di sistemi di videosorveglianza e all’attivazione di altre forme di controllo sul territorio. “Una quota di quei fondi potrebbe essere usata per finanziare l’attività delle Guardie Ambientali”, dichiara Salatiello. Intanto, il “feedback” della cittadinanza è stato positivo. Circa 200 giovani iscritti affollano la sala consiliare del corso che si tiene ogni settimana presso il Municipio. Fino ad ora tre appuntamenti, di cui l’ultimo martedì scorso. Un piccolo successo che si aggiunge alla palma del Comune più “riciclone” dell’hinterland. Calvizzano può infatti vantare il 62% di raccolta differenziata. “Ma la percentuale è destinata a crescere”, promette Salatiello. E chissà che le Guardie Ambientali non possano aiutarlo a mantenere la promessa.
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