sabato 19 ottobre 2013

Nella terra dei fuochi tumori in linea con il resto del Paese ma più mortali: ecco i dati della Asl

Nella Asl di Napoli 3 Sud non ci si ammala di cancro piu' spesso che in altre parti d'Italia, ma si muore di piu'. A dirlo e' Mario Fusco, il direttore del Registro tumori di quella che viene considerata la zona piu' inquinata d'Italia, ascoltato oggi in Commissione Igiene e Sanita' del Senato. Il registro che copre una popolazione di circa 1.120.000 persone, fa riferimento a un territorio di 682 Km quadri interessato da smaltimento illegale di rifiuti tossici e compreso tra Nola, Acerra e Marigliano: 59 comuni in tutto, di cui 38 in aree che fino al marzo scorso erano indicate quali Sin o Siti di Interesse Nazionale perche' sottoposte a particolari rischi ambientali e ora passate alla gestione regionale. I dati, riferiti al periodo 1997-2009, rivelano come complessivamente l'incidenza oncologica, ovvero i nuovi casi di cancro rilevati, sia piu' bassa rispetto a quella evidenziata in tutta Italia dal Registro Nazionale Tumori, tranne che per alcune specifiche neoplasie come polmoni, laringe e, soprattutto, fegato (quest’ultimo con un’incidenza pari al doppio rispetto al resto del Paese). Quello che preoccupa e' l'incidenza della mortalita'. Piu' tardi diagnosticati, meno curati o piu' aggressivi, quello che e' certo e' che nella Terra dei fuochi, nel momento in cui ci si ammala di tumore, in particolare a fegato e polmone, la morte e' piu' frequente: per gli uomini avviene in 250 casi su 100.000, quando a livello nazionale il dato si attesta a 228. Analogamente ma con minor differenza vale per le donne: la mortalita' e' pari a 130, su scala nazionale 127. "L'audizione rientra nell'indagine conoscitiva sull'inquinamento ambientale che la Commissione sta portando avanti non solo in Campania ma in tutta Italia. L'idea e' quella di incrociare dati epidemiologici, esenzioni ticket per affetti da neoplasie e una mappatura dei siti interessati da inquinamento, al fine di evidenziare i rischi per la salute", spiega Maurizio Romani(M5S), vicepresidente della XII Commissione.

fonte http://www.ilsudonline.it

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