sabato 26 ottobre 2013

Lettera di Raffaella 25 anni di Caivano a Papa Francesco

  • Caro papa Francesco,
    sono una ragazza di Caivano, fra poco diventerò mamma e la mia paura cresce ogni giorno.
    Sta diventando tutto una grande ossessione, perché dalla realtà che ci circonda non si può fuggire.
    Mi chiedo se sia possibile che a 25 anni si possa vivere con la paura di una malattia che possa colpire me, mio figlio , mio marito o una delle persone che amo.
    Penso alle tanti madri che hanno visto i propri figli morire, a quelle che li vedono soffrire ogni giorni e a quelle che invece hanno "la malattia" e pensano che a breve non rivedranno più il sorriso dei loro figli.
    Mi vengono le lacrime agli occhi.
    Prego per tutti noi ogni giorno e spero che Dio accolga le mie preghiere.
    Sembra strano ma ogni giorno gli chiedo 
    " Signore se devo morire fa che io chiuda gli occhi e non mi svegli più "
    Buffo pregare chiedendo questo,ma lo faccio perché il mio terrore è immenso e penso se proprio un giorno dovessi morire meglio farlo senza accorgermene, senza vedere le persone che amo che soffrono per me.
    Spero che lei , caro papa , possa venire nelle nostre terre, per capire quanta è immensa la paura che ogni giorno ci accompagna; spero possa aiutarci a diffondere il nostro grido di dolore e fallo arrivare agli enti competenti affinché si diano una mossa a dare inizio a una bonifica del territorio.
    Le spese sono immense lo so, ma i soldi non valgono la vita di tante persone e fra l'altro se rinunciano per qualche mese ai loro stipendi sicuramente ,loro non si impoveriscono e , qualche risultato si inizierà a vedere.
    La saluto papa Francesco,
    preghi per tutti noi.

    Raffaela

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