martedì 29 ottobre 2013

La petizione promossa da Il Fatto Alimentare che chiede al Ministero della salute e alle catene di supermercati di pubblicare i nomi e le foto dei prodotti alimentari pericolosi

ALLERTA

La petizione de Il Fatto Alimentare arriva in Parlamento. Prevista un’interrogazione al Ministro della salute per l’allerta alimentare


foto change.org petizione
La petizione promossa da Il Fatto Alimentare che chiede di pubblicare i nomi dei prodotti alimentari pericolosi è giunta alla Camera dei deputati
La petizione promossa da Il Fatto Alimentareche chiede al Ministero della salute e alle catene di supermercati di pubblicare i nomi e le foto dei prodotti alimentari pericolosi ritirati dagli scaffali è giunta alla Camera dei deputati. La decisione di trasformare il nostro appello in un’interrogazione parlamentare è stata presa da 14 deputati del Movimento 5 Stelle che hanno posto il quesito al Ministro della salute Beatrice Lorenzin e a quello delle politiche agricole Nunzia De Girolamo.

L’interrogazione è stata promossa dal deputato Giuseppe L’Abbate insieme agli altri 13 colleghi del M5S.

San Peter square, Rome, Italy.
L’interrogazione è stata promossa dal deputato Giuseppe L’Abbate insieme agli altri 13 colleghi del M5S
Non potevamo che accogliere l’appello lanciato da Il Fatto Alimentare – ha dichiarato L’Abbate – per questo chiediamo ai ministeri competenti in materia se non ritengano opportuno assumere iniziative per diffondere con regolarità sul sito del Ministero della salute, nonché attraverso i media, le foto e le schede di tutti i prodotti alimentari richiamati dal mercato perché ritenuti pericolosi per la salute, affiancando a queste notizie l’elenco dei punti vendita in cui sono stati commercializzati. E di fare in modo che queste procedure vengano messe in atto anche dalla grande distribuzione organizzata”.

La rchiesta non è così strana visto che in Italia esiste l’art. 19 del reg. 178/2002 che obbliga i produttori e i supermercati “ad informare i consumatori in maniera efficace e accurata, specificando i motivi del ritiro e, se necessario, richiamare i prodotti già venduti per tutelare la salute”.

Per firmare la petizione vai a questo link.


Roberto La Pira

Nessun commento:

Posta un commento