lunedì 28 ottobre 2013

Utensili da cucina radioattivi respinti dal Canada

Sareste tranquilli ad arrotolare i vostri spaghetti con una forchetta che emette raggi gamma? Io no. Eppure il rischio c'è. Il riciclo dei materiali può avere dei risvolti inaspettati, soprattutto se vengono da paesi con una legislazione in materia di sicurezza un po' discutibile. E' di qualche giorno fa infatti la notizia che in Canada è stato rispedito al mittente (India) un carico di utensili da cucina radioattivi, che per 5 mesi hanno atteso invano lo sdoganamento nel porto di Montreal.
La produzione di oggetti di metallo che utilizzano materiali di scarto dall'industria nucleare sta diventando, dicono varie associazioni antinucleariste, una eventualità sempre più probabile. Il carico rispedito in India conteneva stoviglie e utensili da cucina vari nei quali sono state trovate tracce di cobalto-60, un elemento che non esiste in natura e che si produce esclusivamente in un reattore durante reazioni nucleari. Il Co-60 viene impiegato in medicina nel trattamento del cancro e in vari altri processi industriali. Emette grandi quantità di raggi gamma, ed è superfluo ricordare quanto queste siano pericolose per la salute umana. E' un elemento pericoloso insomma, che non dovrebbe essere rilasciato nell'ambiente o venire a contatto con animali e uomini senza controllo. Eppure è stato trovato tra cucchiai e pentole da cucina.

Il carico è rimasto per cinque mesi nel porto di Montreal prima di decidere che si trattava di "merce non gradita". A quanto pare almeno 15 carichi simili sono stati intercettati dall'incidente di Fukushima (ovvero da quando si è alzato il livello di attenzione sulla contaminazione delle merci provenienti dall'Asia), prima di quella data chissà quanti altri carichi sono passati inosservati? Il carico è stato poi semplicemente "rimandato indietro", qualcuno ci assicura che non finirà sulla tavola di qualche altro ignaro essere umano in qualche altro stato?

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