Sono arrivati in oltre trecento alla Fnac di via Luca Giordano per incontrare la cantante romana, in occasione della presentazione del suo nuovo album "A te", un "lungo, sincero omaggio a Lucio Dalla". E, tra un autografo e una foto, la Mannoia, che tornerà a Napoli ad aprile per un concerto all'Augusteo, ha avuto anche cogliere l'occasione per ricordare ai presenti la manifestazione #fiumeinpiena del 16 novembre, contro i roghi e gli sversamenti tossici in Campania.
"Quella della Terra dei fuochi è una vergogna tutta italiana - ha detto - E tutta l'Italia non può più restare a guardare. Spero di poter partecipare alla manifestazione, dipenderà dai miei impegni lavorativi. Ad ogni modo, ne condivido pienamente gli ideali. Dopo tutto questo movimento, magari qualcosa finalmente smuoverà le coscienze di chi di dovere".
Signora Mannoia, dopo l'Ilva di Taranto, il terremoto in Emilia, lei prende spesso posizioni sulle tragedie ambientali e sociali del Paese.
"Certo, . E mi sto interessando molto anche alla vicenda campana. E' un problema gravissimo, di Stato, che tutti dovrebbero conoscere, senza giudicare ed interpretare secondo i soliti luoghi comuni. Soprattutto dopo le dichiarazioni di Schiavone, prima secretate, poi rese pubbliche. In molti sapevano, e non si è fatto nulla. E ancora oggi le persone continuano a morire nell'indifferenza di questo Paese, vittima della sua maledetta abitudine a dimenticare."
O dell'abitudine di far finta di niente...
"Non si può far più finta di niente, ormai è tardi. Il Paese sta reagendo, così come Napoli, città che amo, con tutte le sue meravigliose contraddizioni e che considero come mia subito dopo Roma. E Napoli è stata abbandonata al suo destino, insieme al resto del sud. Lo scandalo del biocidio è solo l'ultimo dei saccheggi che ha subito, insieme al resto della Campania".
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