lunedì 4 novembre 2013

ROGHI. NON TUTTI SONO LIMPIDI

( Articolo apparso su L’Eco  di Caserta venerdì 1 novembre 2013 )

Il dramma che accomuna il popolo che vive  nella fascia di territorio a nord di Napoli e sud di Caserta è sulla bocca di  tutti, grazie, soprattutto alle inchieste di Avvenire. Le nostre terre sono  state avvelenate. Qualcosa di impensabile. Illogico. Sciocco. Passeremo  alla storia come la “ generazione degli  stolti”. La sete di possesso  ottunde  l’uomo. Gli toglie quel buon senso che impedisce a chiunque di commettere  azioni contro se stesso e i propri figli. La bramosia per il denaro ha  offuscato gli occhi di tanti e li ha resi ciechi. E, oggi, con le tasche piene e i malati in casa, stanno a guardare i volontari che si spendono per  richiamare in vita questa terra martoriata e bella. Intanto si lavora sodo.Abbiamo compreso che da soli non si va da nessuna parte. Ci  siamo messi insieme. Abbiamo fondato un “Coordinamento di comitati” che tiene il polso della situazione. All’interno di  questo “ Coordinamento” sono nati “ Tavoli di lavoro”. Ognuno dà il suo  contributo. Medici e avvocati. Ingegneri e semplici cittadini. Volontà e  competenze. Impegno e serietà. Ci si incontra. Si discute. Si invitano esperti.Si fa informazione. Si allertano i dormienti. Si impara. La terra avvelenata e  che avvelena ci affratella. Si moltiplicano convegni e manifestazione. Si va  nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli sportivi. Ciò che abbiamo in cuore  è richiamare in vita la nostra terra. Altro non ci interessa. Altro non  vogliamo. La nostra è una battaglia nobilissima e fondamentale. Certo non siamo  ingenui.  Come sempre succede in questi  casi, quando la partita si fa importante, c’è sempre chi tenta di saltare sul  carro all’ultimo momento. Occorre valutarne le intenzioni. E non tutte sono  limpide. Gli interessi sono tanti. C’è chi guarda a un ritorno elettorale e  chi, invece, vuole mettere le mani sul denaro delle bonifiche. C’è il rischio  che gli “ avvelenatori” si trasformino in “ bonificatori”. Le insidie sono  tante. 
E i mezzi ? I soliti. Bugie, confusioni, calunnie. La “ macchina del  fango” è sempre oleata e funzionante. Siamo preparati a tutto. È risaputo: più  prezioso è l’oggetto da comprare, più alto è il prezzo da pagare. Un conto,  però, è soffrire facendo il male, altra cosa è partecipare alle sofferenze di  Cristo per amore della terra e del popolo cui appartieni.

Padre Maurizio PATRICIELLO   

Nessun commento:

Posta un commento