martedì 5 novembre 2013

Terra dei fuochi. De Magistris: «La Campania non è tutta avvelenata, i cittadini vogliono impegni»


«La realtà della Terra dei fuochi non significa che tutta la Campania sia avvelenata, significa che i territori sono stanchi dell'avvelenamento e che vogliono che il Governo prenda impegni precisi sulla caratterizzazione de i suoli e sulle bonifiche».


Lo dice in un video pubblicato su Facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Nel video, il primo cittadino partenopeo ribadisce la posizione sua e della sua amministrazione improntata a un modello fondato sul 'no' alle discariche e agli inceneritori «e sul sì alla differenziata, alla divisione fra secco e umido, al porta a porta, all'adesione al protocollo ri fiuti zero, al riuso e al riciclo».

«Oggi - dice de Magistris - si è passati dai padroni delle emergenze e dai gestori delle ecomafie, dalle cricche tra politica-affari-mafie alla volontà e alla partecipazione dei cittadini che da anni lottano a difesa dei territori»

Riflessioni quelle del primo cittadino partenopeo che - come spiegato nel video - sono 'suggerite' non solo dall'attenzione mediatica rivolta alla vicenda della Terra dei fuochi, ma anche dalle ultime dichiarazioni che il collaboratore di giustizia Schiavone rese nel 1997 alla commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti. Secondo de Magistris, proprio alla luce di questi due fatti, la drammatica realtà della Terra dei fuochi e le dichiarazioni di Schiavone, 
«a Napoli è stato importante rendere pubblico tutto il ciclo dei rifiuti»

Vicende che - come il sindaco spiega nel video - hanno delle analogie con fatti e inchieste da lui seguite quando era magistrato in Calabria tra il 1997-1998 incentrate su smaltimento illecito di rifiuti e mancata realizzazione di tre impianti.
«Inchieste - dice de Magistris - che hanno profonda similitudine con quello che è accaduto in Campania».


fonte http://www.ilmattino.it

Nessun commento:

Posta un commento