mercoledì 13 novembre 2013

Il giallo dell'Isochimica, scoperto un cadavere impiccato nella fabbrica dei veleni

Drammatica scoperta, ad Avellino, all'interno dell'Isochimica, il sito posto sotto sequestro
dalla Procura di Avellino per disastro ambientale. In uno stanzino che in passato ospitava un ufficio , è stato trovato il corpo, in avanzato stato di composizione, di un uomo dalla apparente età di 40 anni, impiccato ad una trave. Secondo i primi rilievi, la morte risalirebbe a due-tre mesi fa.

A scoprire il cadavere sono stati gli uomini del Corpo Forestale dello Stato che stavano indagando,
per conto della Procura di Avellino, sul furto avvenuto la notte scorsa all'interno dello stabilimento che da gennaio scorso è stato posto sotto sequestro nell'inchiesta condotta dal capo degli inquirenti avellinesi, Rosario Cantelmo, che ipotizza il reato di disastro ambientale: i ladri, dopo aver tranciato con una cesoia le catene poste all'ingresso del sito, hanno portato via circa 300 chilogrammi di rame asportandolo dalle guaine delle pareti dei capannoni. Il furto era stato scoperto dopo che giornalisti e troupe televisive, recatisi sul posto per seguire l'installazione delle centraline dell'Arpac per il monitoraggio dell'aerodispersione di fibre di amianto della zona di Borgo Ferrovia, avevano notato il cancello aperto e avvertito le forze dell'Ordine.

Al momento non ci sono elementi che collegherebbero il furto al ritrovamento del cadavere. Sabato scorso, proprio nei pressi della palazzina dove oggi pomeriggio è stato ritrovato l'uomo impiccato, era stato effettuato un sopralluogo di tecnici dell'Arpac, del comune di Avellino e dell'impresa che si è aggiudicato l'appalto per la messa in sicurezza interna del sito, per pianificare gli interventi di bonifica.


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